Le rivoluzioni del Magreb di questo inizio anno e le proteste nella Spagna socialista o nell’Inghilterra conservatrice, sono scaturite dalla forza delle nuove forme di comunicazione, in particolare il web.
In Internet, poi, un ruolo decisivo lo ha avuto Facebook, attraverso gli inviti alle aggregazioni, alle interazioni e alla lotta per la libertà.
Generazione Aurunca nasce su questi presupposti.
I partiti, ormai, sono dei contenitori vuoti, riempiti sempre più da lobby affaristiche e da comitati di affari. Ecco perchè la politica soprattutto nel meridione ed anche a Sessa Aurunca, è divenuta schiava di queste organizzazioni personalistiche e clientelari. La precedente Giunta e la neonata, sono figlie di compromessi di questa tipologia, dove il bene comune è asservito a logiche non condivisibili dal nostro punto di vista.
Generazione Aurunca si oppone a ciò, unendo giovani e meno giovani di tutto il territorio Aurunco, sulla base di principi e di valori condivisi.
Superando con un sol balzo le anchilosate ideologie e i vacui partiti, ragazzi di destra e di sinistra, laici e cattolici, uomini e donne, di diversa provenienza culturale e sociale, si sono uniti per frenare una classe dirigente che ha trascinato il Comune sull’orlo del dissesto finanziario, rendendo Sessa Aurunca una città fantasma e le sue frazioni pregne di disagi amministrativi.
Questa è la grande rivoluzione.
Il web e Facebook diventano una Agorà di una Polis immaginaria. In questa agorà, la comunità di Generazione Aurunca si confronta, si unisce e spesso si divide animatamente, per dare vita ad un impegno sociale, promozione del territorio, una alternativa politico-culturale, che si basi sui valori della competenza, della trasparenza e della Democrazia Multimediale.
Ecco la formula magica, di cui G.A. è tra i primi movimenti in assoluto, in europa e nel mondo, ad intravedere la nuova evoluzione della politica internazionale: La Democrazia Multimediale.
La fine dei partiti, la scomparsa dei sindacati rappresentativi, la limitazione delle forme associative tradizionali, determinano un vuoto democratico, ed ecco che, in questi mesi, è subentrata la forza propulsiva dell’Agorà multimediale. Una nuova e ampia democrazia, dove nulla può essere celato, dove tutto può essere analizzato e dove i cittadini si sentono liberi di esprimere i propri disagi, le idee, i pensieri, le indignazioni o i progetti.
Ecco allora, il popolo americano del Web trascinare Barak Obama alla Presidenza USA, il popolo tunisino, egiziano, siriano, libico e yemenita ribellarsi alle costrizioni di dittature decennali, ecco la Spagna della bolla finanziaria indignarsi dinanzi ai propri governanti, ecco l’Italia del referendum contro il nucleare o la privatizzazione dell’acqua.
Questi sono miracoli del web e di Facebook, non dei partiti, non dei politici, non dei manifesti, non della Televisione.
E noi siamo un piccolo miracolo del Web locale. Una pagina di informazione libera che aggrega, che analizza e che inizia a infastidire i manovratori, tanto da determinarne una reazione violenta, sino a segnalare la pagina a Facebook, e a farcela oscurare.
Ma questo non ha fermato l’impegno di questa nuova generazione, libera da compromessi e da clientele, anzi esso si è incrementato con iniziative culturali e sociali, i cosiddetti Flash Mob, momenti aggregativi organizzati in maniera repentina per valorizzare il territorio o per opporsi alle violenze su di esso.
Noi siamo solo all’inizio, in fondo non conta se si è in tanti o in pochi, per Generazione Aurunca conta la capacità di far riflettere, di far indignare ed anche di far sognare.
Questo è il sogno della Democrazia Multimediale.
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