Alzi la mano chi riesce districarsi tra la politica locale, tra pseudo distinzioni di destra e sinistra e dai mille rivoli delle amicizie trasversali. La triste e brutale parentesi paludare e clientelare dell’epoca De Luca sembra avviarsi al tramonto, ma ha lasciato degli strascichi così negativi per la politica provinciale, che ancora oggi un qualsiasi cittadino avrebbe difficoltà a capire chi sta con chi e quali sono i suoi ideali. Iniziamo dalla provincia di Caserta, governata da un presidente di Forza Italia sostenuto da una maggioranza di centro-sinistra deluchiana e con all’opposizione una corrente del PD deluchiano ed una parte del centrodestra. Ci avete capito qualcosa? Ancor peggio a Sessa Aurunca, dove un sindaco con la quasi tessera del PD, ma di origine popolar-forzista,  è sostenuto da una maggioranza composta da una corrente del PD, qualche franfellicco del centrodestra, una quota di zannini e qualche indipendente…. mentre  all’opposizione c’è ugualmente una quota di zannini, una corrente del pd, degli indipendenti ed un reduce di centro destra. Ossia un papocchio incredibile. Ci avete capito qualcosa?

A Cellole,la situazione non è altrettanto chiara, visto che il sindaco vicino a posizioni di  centrodestra per rapporti amicali, è sostenuto da indipendenti di centrosinistra e da qualche  quota zanninana. E all’opposizione c’è una parte del centro sinistra, quote zanniniane e una parte del centrodestra. La situazione generale politica è completamente confusa, basata più su interessi che su valori, più su posizioni che su progetti, in poche parole in provincia di Caserta, a Sessa Aurunca ed in  tutti i comuni campani sono nati in questi anni degli esperimenti ibridi, spesso pessimi e clientelari, che hanno determinato una situazione di totale confusione e sconforto tra gli elettori che non sanno più  per chi votare,  visto che alla fine è tutto un unicum indistinto. Oggi che questa stagione sta per concludersi con il tramonto di De Luca (che non potrà più candidarsi), speriamo che tutto possa diventare più chiaro per un centrosinistra che faccia il centrosinistra, che un centrodestra che faccia la destra e con l’augurio che tutti questi personaggi in cerca di autore, che hanno sguazzato in questi anni, possano finire nel dimenticatoio.

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