Verrengia è un cognome storicamente rilevante e fondamentale della storia del Territorio Aurunco.  L’area di diffusione primaria è riscontrabile tra Carano di Sessa Aurunca, Carinola, Cellole, Casale di Carinola e Falciano del Massico. Con il tempo si espanse anche nelle aree limitrofe per, poi, essere esportato durante i periodi di emigrazione anche in altri continenti. Un tempo in Carano di Sessa Aurunca rappresentava una delle famiglie più illustri del paese (lo si evince dal compasso aperto su due spade incrociate nello stemma araldico affrescato sotto la volta a botte d’ingresso di due palazzi storici). Tra gli esponenti di spicco della famiglia, conserviamo testimonianze scritte e pittoriche riguardanti don Giuseppe Verrengia detto “Peppariello” vissuto nel XVIII secolo. Grazie ad uno dei suoi due libri, scritto nel 1782, siamo a conoscenza di gran parte della tradizione inerente il culto della Madonna della Libera. Il suo corpo fu sepolto presso la Cappella dell’Immacolata Concezione, che egli stesso aveva fatto costruire presso la sua dimora in via Castelluccio. Varie sono le teorie araldiche ed etimologiche del cognome Verrengia. Le sonorità piuttosto forte della parola ha fatto dedurre ad alcuni studiosi una provenienza austro-germanica, tesi sposata dal compianto Avv. Luigi Verrengia di Casale di Carinola. Verrengia trasmutazione di Veerlingen, denominazione familiare presuntivamente proveniente dall’agro di Amburgo che appare in un brocardo del 1345 (Episcopi Bremen) ed in tanti altri trattati storici in lingua germanica.

Tra i Verrengia delle ultime generazioni in Italia come all’estero si rilevano Generali, scrittori, galleriste, sportivi, musicisti, liberi professionisti di fama e personaggi di cultura.

Secondo alcuni siti di ricerca genealogica Cognomix e Codiceinverso contano  in Italia tra le 300 e le 500 famiglie Verrengia, anche se queste ricerche appaiono alquanto generiche.

 

 

A cura di Alberto Verrengia

 

Fonte Comitato Festeggiamenti Madonna della Libera 2017