Pochi giorni ancora e poi anche il mese di agosto sarà un ricordo. La stagione turistica sta per volgere al termine, coloro che sono in vacanza iniziano a programmare il viaggio di ritorno a casa e per gli operatori turistici di Baia a breve sarà periodo di bilanci. Se il resoconto dell’estate 2013 era stato positivo, di certo non si può dire la stessa cosa per quanto concerne la stagione balneare ancora in corso.

Il mese di luglio è stato “da incubo” per gli addetti del settore che, notizia di qualche giorno fa, hanno chiesto, per cercare di limitare i danni, di rimandare la chiusura dei lidi alla fine del mese di settembre. Infatti, è stato registrato un brusco calo di presenze, si parla di grosse perdite economiche. Questi dati, se fossero confermati al termine della stagione, sarebbero più che preoccupanti.

Ma davvero Baia ha perso tutto l’appeal che aveva negli anni passati? Davvero del villaggio turistico fondato nel 1963 dai veneti, amato dagli svedesi, invidiatoci, negli anni Settanta, da tutta Italia e che, nonostante il calo avuto negli anni Ottanta in seguito all’occupazione degli sfollati dell’Irpinia, continuava ad essere frequentato dagli artisti e dai personaggi più in voga del momento, resta oggi solamente un lontano ricordo? Purtroppo gli avversi fenomeni atmosferici hanno avuto la meglio anche sulle vantaggiose condizioni economiche offerte dagli operatori turistici. I villeggianti, nonostante i prezzi pressocché invariati rispetto agli anni precedenti, hanno desistito dal “fare un giro in spiaggia”, facendo registrare in questo modo grosse perdite economiche nel settore turistico.

Ad agosto, fortunatamente, c’è stato un piccolo cambiamento favorevole. Nel “lungo week-end” di Ferragosto, infatti, la presenza di un maggior numero di turisti ha permesso agli operatori di tirare un, seppur breve, sospiro di sollievo, nella speranza di un ulteriore miglioramento da qui al termine della stagione balneare.

Generazione Aurunca confida fortemente nelle ottime potenzialità di Baia Domizia. Un rilancio turistico che sfrutti e punti alla valorizzazione degli straordinari luoghi d’interesse naturali, artistici e archeologici del territorio, è possibile. Si può ripartire, investendo in un progetto che faccia di Baia non solo una meta di vacanze estive, ma un vero e proprio traino per tutto il territorio. E’ necessario comprendere che il successo duraturo è fattibile solamente cambiando atteggiamento nei confronti dei fruitori interni ed esterni, i quali vanno conquistati con una minuziosa e specializzata organizzazione che prenda in considerazione le molteplici variabili possibili e auspicabili, siano esse naturali o umane.

Se si vuole davvero puntare a un cambiamento, a un miglioramento strutturale ed efficace, bisogna smetterla con l’improvvisazione, con la strategia dell’invito di artisti culturalmente irrilevanti, portatori solo di folklore e di nient’altro. Il tempo dell'”uovo oggi” è finito, si può e si deve puntare alla” gallina domani”, per Baia e per tutto il territorio aurunco.

Generazione Aurunca