In questi giorni, sta emergendo forte ed inquietante, la storia dei terribili anni in cui il Territorio Casertano fu preda di una alleanza tra poteri politici, criminali, economici ed istituzionali che ha ferito in maniera indelebile la nostra terra;  misteri in gran parte chiariti grazie ai verbali delle dichiarazioni del superpentito Giuseppe Valente e alle numerose inchieste condotte da validissimi Pubblici Ministeri.
La storia dell‘Eco4, l’azienda costituita in aderenza al CE4, , nata grazie all’intreccio di camorra e politica per  la gestione del business dei rifiuti in numerosi comuni, è oggetto di un reportage estremamente interessante della coraggiosa giornalista Marilena Natale della Gazzetta di Caserta, a cui va tutta la nostra stima e fiducia articoli, poi, riportati anche da CasertaCe.net sul web.

Generazione Aurunca si è voluta direttamente occupare  della drammatica storia di quegli anni, – esclusivamente – per i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole, con un reportage in quattro episodi: il primo, che segue questa presentazione, riguarda il periodo in cui sorsero i rapporti nel Territorio Aurunco con l’azienda dei Fratelli Orsi ed i retroscena, un secondo episodio sulle elezioni comunali del 2002 ed i risvolti mai rivelati, un terzo capitolo sulle successive denunce e sulle inchieste dei personaggi sia locali che provinciali protagonisti di questa oscura pagina della nostra storia.

Il Quarto capitolo sarà, esclusivamente, dedicato a Cellole.

LE MANI SULLA CITTA’ – Episodio 1

Le foto che ritraggono numerosi politici alle Feste dei fratelli Sergio e Miche Orsi presso la villa di Baia Domizia Sud, di per sé, non sono notizia di reato o prova di responsabilità, sono solo lo spaccato di un epoca in cui la politica del territorio (aurunco-domiziano-aversano)  si avvicinò in maniera estremamente compromettente con poteri oscuri, che determinarono un immane sperpero di danaro pubblico, violenza ed omicidi, clientela politica,  oltre ai danni ambientali che tutta la nostra terra ha subito a causa di una gestione a dir poco scellerata del ciclo dei rifiuti.

Scempi ambientali, come dichiarato dal pentito Guida nel 2013. ” Quando la discarica di Santa Maria Capua Vetere era gestita dai fratelli Michele e Sergio Orsi arrivavano numerosi camion dal Nord con rifiuti un pò particolari, cioè tossici. La loro azienda non poteva smaltirli ma i camion passavano sempre, attraverso falsi documenti e truffe sul peso”. Queste furono dichiarazioni fatte all’udienza del Processo Eco 4, che vedeva imputato l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino. Il pentito Luigi Guida detto “o’ drink”  fu reggente  tra il 2001 e il 2005 della fazione dei Casalesi facente capo al boss Francesco Bidognetti. (blitz quotidiano sett. 2013)

Ricordiamo che, la quinta sezione della corte di Cassazione emise nel 2013, una sentenza di terzo grado del processo Eco4, nata dalle indagini della Dda di Napoli sugli appalti pilotati a favore di imprese vicine al clan dei casalesi per la raccolta dei rifiuti nel bacino Caserta 4.

Protagonisti del sodalizio, l’imprenditore Sergio Orsi ed il fratello di Michele , gli ideatori del grande affare ECO4, quest’ultimo ucciso dai Casalesi nel 2008, in un agguato di chiaro stampo camorristico, perchè aveva iniziato un percorso di collaborazione con i pm.  In pratica, la responsabilità di Sergio Orsi, condannato in secondo grado a 4 anni e 2 mesi di carcere,  è stata confermata dalla Suprema Corte. Truffa, illecita concorrenza, corruzione, turbativa d’asta e associazione mafiosa. Sono, anche,  questi i reati che furono stati contestati a imprenditori, manager e persone vicine al clan di Casal di Principe.

Ben più articolata è, però, la storia di quegli anni e noi cercheremo di raccontarla in maniera semplice puntando il riflettore sul Territorio Aurunco.

In primis,  su cosa accadde nell’arco temporale della fine degli anni ’90 ed i primi anni del nuovo millennio in provincia di Caserta e cosa erano il Consorzio intercomunale CE4 e l’azienda ECO4 spa.

Il Consorzio Ce4  fu istituito per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, a cui aderirono ventuno comuni del nord Casertano il cui presidente al’epoca dei fatti fu Giuseppe Valente (ora pentito), mentre l’ECO4 spa era una società mista (pubblico-privata) che si occupava materialmente, per conto del Consorzio Ce4,  della raccolta dei rifiuti nei comuni di Mondragone, Castelvolturno, Sessa Aurunca, Cellole  ed altri del casertano,  i cui amministratori di fatto furono i fratelli Orsi, ma il presidente fu all’epoca Carlo Savoia.

In poche parole l’Eco4 divenne il braccio operativo del Consorzio, ideato e voluto sia dal Fratelli Orsi e sostenuto da appoggi politici di alto profilo  e costituita dalla sinergia di più società tra cui quella dell’imprenditore del settore dei rifiuti Gaetano Vassallo. (cfr. processo all’On. Nicola Cosentino) – (La Stampa 11\11\2009)

Insomma, il bando per la scelta della società privata nel Consorzio nel 2000 fu studiato a tavolino per far vincere i fratelli Michele e Sergio Orsi, legati al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, attraverso una società formalmente delle figlie, che poi divenne il braccio operativo del consorzio. (Il mattino Ottobre 2014)

Un business di decine di miliardi per i partner privati dei consorzi, individuati con procedure ad evidenza pubblica, che si trovano a gestire in privativa, senza nessun’altra gara d’appalto, la raccolta nei comuni del bacino. E a ciò si aggiunga che le assunzioni di personale, non rispondendo la società alle leggi del servizio pubblico, potevano essere fatte senza alcuna selezione concorsuale ed, infine, il dato più inquietante, la penetrazione di uomini vicini a vari clan della camorra da Casale a Mondragone, che iniziarono a gestire ed indirizzare, sin dall’interno, il grande AFFARE MILIARDARIO. (fonte Corriere del Mezzogiorno cfr link)
Torniamo a Sessa Aurunca.

L’adesione obbligatoria al Consorzio CE 4 avvenne nell’anno 2000, durante l’Amministrazione di Centrosinistra e da rilevare che l’Assessore ai lavori Pubblici era Lorenzo Di Iorio, poi, assunto nell’Eco4 e che attualmente ricopre il medesimo ruolo,  mentre il deputato del collegio era l’On. Mario Landolfi da Mondragone di Alleanza Nazionale.

I referenti regionali politici del CE4 erano, secondo quanto dichiarato da Valente, oltre a Nicola Cosentino: “ i miei referenti erano anche Mario Landolfi e Lorenzo Montecuollo”. (Il Mattino 16 ottobre 2014)

Altresì, il punto di riferimento dell’operazione nel territorio, secondo quanto dichiarato dal pentito Giuseppe Valente, ma anche da una chiara ricostruzione storica, fu il referente provinciale del Partito Popolare aurunco Vito Santilli (cfr. CasertaCe del 16\10\14).

Vito Santilli, in quegli anni, era un personaggio di spicco del PPI, estremamente abile a curare i rapporti del partito con altri poteri politici ed extrapolitici ed  il cui vice al tempo, era proprio Lorenzo Di Iorio,  che rappresentava il partito nella Giunta Fusco come Assessore ai Lavori Pubblici.

Il problema successivo all’adesione per Sessa Aurunca, nacque sull’affidamento, questione che emerse, allorquando, si provò a  vincolare l’Ente con un contratto decennale intestato non al Consorzio CE4 (come doveva essere di regola), ma alla società ‘Eco4 direttamente.

Ci fu un primo contratto temporaneo,  ma poi si tentò il blitz del contratto decennale (accettato a Cellole – trattasi del 2001 cfr ep. 4) e che fu bloccato dall’azione dell’opposizione consiliare al tempo guidata da Pietro Falco e Lillino Rocco.

In poche parole,  per Cellole, tutto andò liscio, mentre  a Sessa Aurunca, l’Amministrazione Comunale (PPI-DS-PSE ed altri) trovò una opposizione tenace che subito allertò ed inviò gli atti agli organi di controllo previsti in quegli anni.

Il rischio di un contratto decennale era altissimo, sia economicamente (vedi rischio dissesto Cellole oggi) ma, soprattutto, sul lato dell’infiltrazione criminale. Sessa rischiava di diventare preda di una struttura aziendale, al tempo, già estremamente sospetta ed inquietante che dipendeva dalle direttive di Casal di Principe.

L’opposizione consiliare iniziò, pertanto, una dura battaglia contro un tale tipo di affidamento (estremamente sospetto) e si procedette con la trasmissione degli atti al Coreco (organismo di controllo su atti amministrativi, poi soppresso).
Anche il Prefetto, in quei giorni intervenne in maniera chiara ed inequivocabile, con una nota indirizzata al commissario di governo per l’emergenza rifiuti ( Prot. 2729/15.5/gab) : “l’affidamento all’esterno del servizio in argomento da parte del comune può essere disposto solo in favore di società costituite o partecipate dal comune medesimo..”.

Ad alcuni politici sponsor dell’operazione,  non rimase che proseguire con un affidamento temporaneo (che venne prorogato decine di volte)  in attesa di tempi migliori. Questi tempi migliori sarebbero consistiti nelle elezioni comunali del 2002, dove la “Lobby trasversale ECO4”  poteva diventare  decisiva per l’esito del voto a Sessa Aurunca (e vi racconteremo come andarono a finire le elezioni nel II episodio con risvolti clamorosi).

Sempre in quegli anni, prima delle drammatiche elezioni comunali del 2002 a Sessa Aurunca, un altro evento evidenziò l’intreccio tra l’ECO4 e la politica aurunca.

L’assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Di Iorio fu assunto, grazie all’appoggio politico del suo referente del tempo del PPI, per la 1° volta  nell’azienda Eco4 dall’ 1\1\2001 all’11\2\2001, nonostante rivestisse una carica pubblica in un Ente in collaborazione con quella azienda, ma fu subito avvisato dei rischi connessi a tale assunzione.

Assunzione, poi, riconfermata nel 2004 per un anno.

Intanto, altre nuvole iniziavano ad addensarsi nei mesi successivi nei cieli di Sessa Aurunca.

Tutto era pronto  per costruire una coalizione politica ad hoc che guardasse anche a questo business, ma un ostacolo imprevisto comparve all’orizzonte a rovinare i programmi alla lobby eco4, una incognita coraggiosa di nome: Pietro Falco.

…segue II episodio

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Foto1: Nicola Cosentino (ex deputato)

Foto2: Giuseppe Valente (ex presidente CE4 ora pentito)

Foto3 – 4: Fratelli Sergio e Michele Orsi (imprenditori)

Foto5: Mario Landolfi (deputato collegio Sessa-Mondragone) e Lorenzo Di Iorio (assessore comune di Sessa)

Foto6: Antonio Bassolino (commissario straordinario emergenza rifiuti)

Foto7: Francesco Bidognetti (capoclan Clan camorra Casal di Principe – Fazione Bidognetti)

Bibliografia:

http://www.lastampa.it/2009/11/11/italia/politica/i-pentiti-cosentino-era-il-vero-capo-3uzQ4xa3LqHYU6Skt711kN/pagina.html

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/06_Giugno/03/orsi_verbali.shtml

http://books.google.it/books?id=qfo3Jgq8IksC&pg=PT78&lpg=PT78&dq=cos’era+il+consorzio+ce4&source=bl&ots=kr0WnuK1tn&sig=A80yrRpZsNfA0u2adBPlTz4raaI&hl=it&sa=X&ei=o61GVJmPLdfUapiqgrgK&ved=0CDgQ6AEwBA#v=onepage&q=cos’era%20il%20consorzio%20ce4&f=false

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/primo-round-processo-eco-4/5552

http://www.ilgiornale.it/news/gomorra-falsa-pista-contro-centrodestra.html

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2014/16-ottobre-2014/valente-pilotata-gara-rifiuti-ce4incontrai-orsi-cosentino-piu-volte-230359666710.shtml

http://www.casertace.net/cronaca/esclusiva-dal-processo-cosentino-fuori-telecamere-rai-dalludienza-lex-presidente-ce4-proposta-mio-ruolo-cda-furono-supportate-landolfi-in-riunione-sparanise-20141016.html

http://www.calvirisortanews.it/news/articolo.asp?idnews=1068

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/processo-eco-4-pentito-luigi-guida-arrivavano-camion-da-nord-1673520/