Dopo la disastrosa crisi che vede martoriato il territorio Roccano e gran parte del Territorio Aurunco, con una raccolta castanicola irrisoria, un altro comparto che sembra stia subendo danni sostanziali risulta essere quello oleario.
Dati spaventosi, quelli diramati dalla Coldiretti riguardo la stagione 2014/2015, come si può notare dalle seguenti dichiarazioni; “questa verrà ricordata come una delle peggiori raccolte degli ultimi 10 anni. Una stagione caratterizzata da una bassa produzione a causa delle inusuali condizioni climatiche e di un’alta presenza di olive malate e quindi non utilizzabili. Le piogge primaverili hanno rappresentato il colpo decisivo”
Ebbene, le motivazioni sembrano essere proprio quelle citate dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli presieduta da Roberto Moncalvo attuale presidente della Coldiretti Nazionale. Le inusuali condizioni climatiche caratterizzate da abbondanti precipitazioni nel periodo della fioritura, hanno permesso il dimezzamento e in alcuni casi addirittura l’assenza di raccolto.
Tempi duri quindi, quelli a cui andremo incontro, per lo squisito Olio Extra Vergine d’Oliva Aurunco, che marca la denominazione DOP (denominazione d’origine protetta), marchio che viene attribuito dall’Unione Europea ad alimenti le cui caratteristiche qualitative dipendono esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.
Noi di generazione Aurunca, che per primi abbiamo sollevato la tematica già tempo fa, esponendo diversi fattori che potrebbero causare non pochi DANNI al già martoriato settore oleario, chiediamo all’amministrazione ed a tutti gli organi competenti di approfondire la tematica sollevata, magari proponendo un incontro pubblico con i Sindaci e produttori olivicoli che marcano la denominazione DOP delle “TERRE AURUNCHE” affinché si possa aprire un dibattito che porti ad adottare una linea comune per limitare i danni subiti, consentendo così una maggiore flessibilità economica agli agricoltori impegnati nel settore.
Domenico Granata per Generazione Aurunca