Un terremoto politico-amministrativo la notizia della condanna nel lodo arbitrale per l’inadempimento del contratto stipulato nel 2001  tra Comune di Cellole ed Egeaservice (ex Eco 4).

L’inadempimento da parte del comune di Cellole è stato accertato con la sottoscrizione del lodo arbitrale, esecutivo con il deposito nella cancelleria del Tribunale.

La condanna, rappresenta forse la pagina più brutta scritta in 40 anni di autonomia dalle amministrazioni Cellolesi.

Per l’inadempimento del contratto è stato accertato che dovranno essere pagati 5.478.000 € più interessi e spese, raggiungendo così la cifra shock di 6 milioni di €.

A sollevare la questione su Generazione Aurunca, mettendo a conoscenza la cittadinanza di quanto avvenuto, è stato il consigliere comunale di minoranza, capogruppo del NPSI, Umberto Sarno, che tra l’altro dichiarava: “Chiederò la convocazione di un consiglio comunale urgente e straordinario per la trattazione di questo argomento, che avrà conseguenze sulla cittadinanza per gli anni futuri.”

Non si è fatta attendere la richiesta di convocazione ad horas del consiglio comunale urgente e straordinario, a cui si sono aggregati i consiglieri di minoranza Giovanni Iovino e Giovanni Di Meo (e non si esclude possa aggregarsi parte della stessa maggioranza).

Con prot. 9842 è stato chiesto al sindaco e al Presidente del Consiglio, una seduta di consiglio comunale ,con ad oggetto l’unico punto della “Sentenza Arbitrato comune di Cellole contro Egeaservice (ex Eco 4). Problema di grave urgenza vista la condanna del comune di Cellole al risarcimento di oltre 6 milioni di €”. 

Altresì con separato atto (prot. 9843), la minoranza consiliare del NPSI, ha fatto richiesta di accesso e “copia di tutti gli atti relativi alla questione ECO 4, ossia dal contratto stipulato nel 2001 al lodo arbitrale”.