In seguito all’ inchiesta portata avanti da una delle più affermate e stimate reporter del Corriere della sera, Amalia De Simone, in collaborazione con la compagnia teatrale  O’Treppete, l’associazione Casertaterrae di Marinella Giuliano e Generazione Aurunca, l’ On. Marisa Nicchi del gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, presenta nel giorno Lunedi 9 Marzo 2015 un’ interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, inerente la bomba ecologica edificata sotto il nostro Monte Massico, la Base Nato nome in codice PROTO.

Un’esperienza, inquietante ma interessante, che la giornalista del Corriere ha vissuto congiuntamente ai nostri generatori Domenico Granata e Fabrizio Marino, alla rappresentante di CasertaTerrae Marinella Giuliano e all’amico Pasquale Di Lorenzo di O’Treppete.

Riportiamo in calce l’Interrogazione presentata dall’On Nicchi:


Interrogazione a risposta scritta 4-08328

presentato da

NICCHI Marisa

testo di

Lunedì 9 marzo 2015, seduta n. 387

NICCHI, SCOTTO, ZARATTI e PELLEGRINO. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
fonti giornalistiche (Corriere.it del 10 febbraio 2015) riportano che tra Sessa Aurunca e Mondragone, in un’area che si affaccia da un lato sul golfo di Gaeta e dall’altra sulle aree di Bagnoli e il litorale domizio dove ci sono importanti insediamenti militari, al confine tra la provincia di Caserta e il basso Lazio è presente una base antiatomica della Nato, abbandonata da anni e apparentemente inghiottita dalla natura;
la base, il cui nome in codice era Proto, è stata costruita alla fine degli anni ‘50, poi dismessa e murata nel 1996. Probabilmente serviva come base di controllo per l’area del Mediterraneo e come rifugio antiatomico;
le associazioni Generazione Aurunca e Caserterrae, che si battono per riportare alla luce la bellezza dell’area casertana denunciano da tempo il forte degrado dell’area della ex base Nato e chiedono che tipo di bonifica è stata fatta dalla ASL locale e l’intervento della prefettura, dell’ASL e dell’ARPA per mettere in sicurezza la zona, dato che i veleni presenti nella ex base, se non sufficientemente neutralizzati, potrebbero innescare processi devastanti per il territorio –:
se non si intenda intervenire per quanto di competenza al fine di verificare il livello di degrado e di inquinamento ambientale dell’area di cui in premessa.
(4-08328)

Articolo del Corriere della sera a cura di Amalia De Simone:

www.corriere.it/inchieste/viaggio-nell-ex-base-antiatomica-trasformata-bomba-ecologica/9e19f54c-b07e-11e4-8615-d0fd07eabd28.shtml

Generazione Aurunca

Base Nato