Diventa sempre più incredibile la situazione relativa all’Ambito C03 sui servizi pubblici di assistenza e cura per persone anziane, disabili ecc.
Il comportamento di Sessa e di Cellole ha paralizzato il sistema a danno dei più deboli, secondo quanto dichiarato da tutti gli altri Comuni partecipanti.
A questo si aggiungono le inchieste effettuate nei giorni scorsi da testate giornalistiche di Vairano, sui rapporti tra questa crisi e il rapporto tra Michele Schiavone di Sessa Aurunca come gestore delle case di cura e Gennaro Oliviero, a seguito anche della famosa crisi di politica di febbraio scorso.
Non finisce qui, gli interessi potrebbero essere molto più ampi a favore delle case di cura a discapito dell’assistenza domiciliare di cui gli altri comuni sono fautori.
In poche parole, Sessa e Cellole stanno giocando allo sfascio. La domanda è: per favorire chi? In molti hanno già dato la risposta, ma il più chiaro di tutti è l’assessore teanese Mario Migliozzi che ha espresso il suo pensiero senza alcuna censura.
Migliozzi ha dichiarato: ” Con grande senso delle ISTITUZIONI e nell’esclusivo interesse dei cittadini, NOI continuiamo a lavorare con l’unico obiettivo di restituire la normalità alle funzioni che è chiamato a svolgere l’Ambito sociale C03. La determinazione per un confronto costruttivo è restata invariata infatti fatta eccezione dei comuni di Sessa e Cellole, tutti gli altri rappresentanti dei 14 comuni continuano a percorrere ogni strada, ragionando e confrontandosi con tutti i rappresentanti delle istituzioni del territorio disponibili al confronto, con l’unico obiettivo di trovare una via d’uscita alla situazione di stallo in cui è stato spinto l’Ambito sociale dalle Amministrazioni di Sessa Aurunca e Cellole. Non si era mai vista una cosa del genere, infatti quello che sta accadendo è veramente vergognoso. In effetti da oltre nove mesi i rappresentanti di questi due comuni si negano ad ogni forma di confronto con tutti gli altri amministratori aderenti all’Ambito C 03, ignorando che con tale atteggiamento oltre a violare gli obblighi previsti dalla legge creano un serio disagio ai cittadini bisognosi destinatari dei servizi dell’Ambito. Chiunque vive dentro le ISTITUZIONI deve avere un comportamento responsabile, chiunque si trova a rappresentare le ISTITUZIONI deve adoperarsi senza indugio per affrontare e risolvere i problemi dei cittadini. L’impegno deve essere maggiormente deciso quando ci occupiamo di problematiche che vedono coinvolti le persone che vivono maggiori difficoltà del nostro territorio (i disabili, gli anziani ecc. ecc..). Non tovo altre parole per esprimere il mio personale disappunto a chi si é reso responsabile di tutto ciò: “è un IRRESPONSABILE.