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Queste foto in alto, giunteci dallo stimato amico Marco De Santis, sono solo un esempio della difficile situazione vissuta domenica scorsa dalle ore 17,oo sino alle 21,00 della sera nel tratto Appia che costeggia Sessa Aurunca.

Da qualche giorno è stata aperta la variante Anas, nata con lo scopo di alleggerire ed agevolare il traffico proveniente dalle località balneari (Baia Domizia e litorale Pontino) che per anni trovava un luogo di paralisi all’altezza di località Sant’Agata.

Purtroppo, questo primo esperimento della Variante è andato piuttosto male. Invece di defluire, il traffico ha subito un coagulo ed un intasamento proprio all’altezza delle nuove tre rotonde quella di Sant’Agata, quella di Sorbello e quella sull’Appia direzione Cascano.

Marco De Santis ne è stato testimone:la situazione è davvero paradossale. Provenendo da Sorbello si forma una fila che si blocca alla prima rotonda ( quella di avezzano); in più il ponticello è invaso da auto che non permettono il passaggio delle vetture che da Sessa vanno verso Avezzano. Sull’Appia si continua a formare la fila classica che si infrange sulla rotonda vicino all’ex “Al posto giusto”. Inoltre si forma un altra fila, che si infrange sulla stessa rotonda, che va dalla rotonda di Avezzano sulla nuova strada. Risultato: Mentre prima c’era una sola fila e per percorrere la strada Sessa-Sorbello-Carano non c’erano problemi, ora ci sono due file e la strada in questione resta anch’essa bloccata. Questo senza sottolineare la pericolosità delle rotonde stile giostre”

Non solo il dirigente del Nuovo PSI, ma anche tanti cittadini trovatisi ingolfati in quel punto per ore ed ore, erano esapserati. La coda partiva dalla rotatoria di Fasani fino a Sessa Aurunca, bloccandosi nelle due direzioni, sia verso la cittàa che verso la variante.

In poche parole, il nuovo piano traffico non ha funzionato e deve essere rivisto, altrimenti, la Variante costata milioni di Euro, sarà stata totalmente inutile.

In primis, secondo Generazione Aurunca è ASSOLUTAMENTE DA RISISTEMARE la rotatoria ovale di Sorbello, figlia di un abbaglio ingegneristico che preferiamo non commentare. Quella rotonda è causa di pericolo ma anche di rallentamento.

Secondo punto, si dovrebbe evitare che si determini un effetto convergenza tra le auto provenienti da San’Agata e quelle provenienti dalla Variante, che paralizzano il traffico. Non sarà facile, ma bisogna intervenire prima che le domeniche si trasformino in esodi di massa e paralisi dell’Appia.

GA aveva avvisato del rischio, ora insistiamo e chiediamo sostegno alle Autorità Istituzionali e politiche.