Il Sindaco di Cellole Aldo Izzo è estremamente irato contro la Sogin ed indirettamente contro il gruppo Mascolo.
I motivi sono sia di carattere strettamente ambientale che occupazionale.
La Sogin dovrebbe guardare con maggior attenzione il nostro territorio dal punto di vista dell’occupazione e sensibilità lavorativa, ma sino ad ora così non è stato. A spalleggiare questo comportamento poco condivisibile della Sogin è l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio, il quale sta cercando di diventare referente unico della società che gestisce la Centrale Nucleare e goderne i frutti anche a costo di limitare i posti di lavoro per i nostri giovani.
Sin ora, però, le promesse fatte dai politici aurunci su ipotetici posti di lavoro alla Sogin sono tutte false. Ecco perché noi invitiamo i giovani del territorio a non farsi prendere in giro da queste solite promesse pre -elettorali e condividiamo le amarezze di Izzo.
Intanto, la maggioranza a Sessa Aurunca ancora non riesce a trovare la quadra per i due assessori mancanti, cosa che in fondo non dispiace ad alcuni amministratori o para-amministratori come Di Iorio e Valletta che continuano a gestire con serenità e senza alternative l’Ente Aurunco.
Non tanto felice di tale stallo è il Cons. Francesco Gagliardo che sta intuendo che con l’avvicinarsi degli appuntamenti elettorali, si sta dissolvendo pian piano quello che era l’ambito PDL senza nessun assessore .
Facendo una piccola analisi, al di fuori del gruppo Mascolo-Di Iorio, il resto del centrodestra è sfaldato. Rimane qualche pezzettino del Nuovo PSI (Del Mastro), i reduci di Patto Aurunco (Calenzo e De Civita), l’Ex PDL è spaccato tra filo-tommasiniani e non e qualche indipendente (Pecunioso e Cannellino). Il resto è andato via dal Centrodestra come l’UDC dei Rocco, gran parte del Nuovo PSI di Grimaldi.
Lorenzo Di Iorio sa che deve ricostruire questa area se vuol avere qualche chances di potersi candidare a Sindaco e vincere. Intanto, sta mandando avanti il buon Italo Calenzo, il quale gode di una buona reputazione amministrativa ma che non ha la forza da solo di potersi conquistare una candidatura autonoma.
Nel centrosinistra, continua il lavoro di ristrutturazione del PD, che però dopo un primo giro ha raggiunto una consapevolezza: il centrosinistra non esiste più così come era nel passato.
Aldilà dell’autonomo SEL, di un PSE di Oliviero non più forte come un tempo e qualche associazione filo-sinistra, altro non c’è. Come potrà quella coalizione essere alternativa al Gruppo Mascolo?