Il grafico della openbilanci (agenzia ministeriale) sulla situazione economica di Sessa Aurunca ci dovrebbe far riflettere. Con le Amministrazioni di Centrosinistra Di Meo e del Sindaco uscente Tommasino, l’indebitamento è schizzato alle stelle.

Un indebitamento che  ha portato, Sessa Aurunca,  all’ottavo posto in Italia tra i comuni della categoria 20mila-50mila abitanti.

Un indebitamento ed una gestione poco accurata delle finanze che ha reso il Comune di Sessa Aurunca il primo in Provincia di Caserta come pressione fiscale pro-capite e quinti in Campania come è visibile dall’altro grafico. Ossia tre record terrificanti a cui dobbiamo metter mano.

Record che penalizzano tutti noi e che rendono questo territorio depresso ed impoverito.

Non sono il tipo da annunciare promesse miracolose, ma di certo alcuni interventi fondamentali sono urgenti e improcrastinabili. Per articolare bene tutti miei interventi servirebbero pagine intere, cercherò di essere sintetico e riassuntivo in poche righe.

In primis, fermare questo indebitamento forsennato che non ha portato alcun introito alla nostra economia. Ci si indebita per dare benefici ad una comunità,  nel nostro caso è stato l’inverso. Sono stati accesi mutui e prestiti per opere e per iniziative assolutamente infruttuose. Spesso cattedrali nel deserto, in altri casi, opere rinviabili ampiamente. Lo si farà solo per iniziative e opere di grande respiro e di grande beneficio economico. In alternativa si cercheranno finanziamenti che tramite esperti possano essere individuati in ambito nazionale e comunitario (visto che il nostro deputato alla regione, da 12 anni seduto, non ha mai investito un centesimo per Sessa Aurunca)

Il secondo luogo, con uno staff di esperti del settore, bisognerà lavorare sulla pressione fiscale. Meno facile è agire su TASI e IMU, invece, è possibile ridurre nel breve e medio periodo TARI e Canone Acqua.

La TARI attraverso forme di risparmio, già individuate dall’Ufficio Ambiente attraverso una proposta di delibera che potrebbe determinare un risparmio intorno agli 800mila euro annui che si rifletterebbe sulle nostre bollette in positivo. A questo potrà aggiungersi l’investimento per la vendita del nostro rifiuto differenziato, soprattutto l’umido che potrebbe determinare buoni incassi, come accade in molti comuni italiani.

Il Canone Acqua, altresì, potrà essere calmierato attraverso un lavoro di controllo e verifica sul territorio per capire chi non paga, chi gode di bypass, chi fa il furbetto per pagare meno. Più introiti e dunque, meno accumulo di imposte sui singoli cittadini. Nel breve termine anche il canone acqua potrà ricevere delle limature positive per i cittadini.

Meno tasse, meno debito e soprattutto, più modaità di introito per il nostro Comune.

Ecco i tre grafici dei record in basso.

Piccoli Passi, grandi risultati.

Alberto Verrengia

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