Anche San Castrese dice basta.

Dopo Piedimonte Massicano e dopo alcune dichiarazioni dure anche in Lauro di Sessa e in Maiano, anche San Castrese ha ufficializzato con uno dei suoi maggiori rappresentanti che, se non si dovesse cambiare atteggiamento, anche questa cittadina potrebbe chiedere l’adesione al Comune di Cellole.

In poche parole, Sessa Aurunca rischia una implosione all’interno, un abbandono di massa che farebbe tracollare questo territorio sotto divisioni ed  attriti.

Le ragioni di tale malcontento sono tante. Dall’oppressione fiscale del Comune di Sessa Aurunca che raggiunge limiti intollerabili, all’indifferenza delle Amministrazioni Comunali presenti e passate alla sorte delle frazioni, all’incapacità della politica di dare risposte e tanto altro.

Pietrantuono di San Castrese è stato chiaro in proposito: “l’Amministrazione Comunale si è completamente dimenticata di San Castrese“. Anche Piedimonte è esasperata, soprattutto, dopo che sono giunte bollette dell’acqua salatissime, nonostante i disservizi idrici che la frazione subisce da anni. Nella frazione Piedimonte, tra le più grandi del Comune, c’è chi sta raccogliendo le firme per effettuare la secessione da Sessa Aurunca. Secondo indiscrezioni, le firme raccolte raggiungono un numero elevato.

Generazione Aurunca è estremamente preoccupata di questa deriva nel Territorio Aurunco, un disgregarsi di identità, un acuirsi di tensioni che ci inquieta. Noi crediamo nello spirito di un grande Territorio fatto di un popolo dignitoso, di storia e di energia.

Non resteremo a guardare questa implosione, noi reagiremo per il bene della comunità, insieme ai cittadini per dire BASTA ad ogni malgoverno, ogni tassazione indiscriminata, ad ogni indifferenza, ad ogni abuso e illegalità della politica, ad ogni conservazione.

GA