Ha destato in tutta Italia soddisfazione, l’arresto in Francia di numerosi terroristi dell’estremismo di sinistra. Tra i maggiori esperti del fenomeno terroristico di matrice brigatista e non solo, è il nostro concittadino aurunco dottor Franco Ionta. Nella qualità di Pubblico ministero della Procura di Roma, è riuscito nel decennio 2000-2010 ad infliggere colpi ferali alle compagini criminali dell’estremismo di sinistra ed in particolare alle Brigate Rosse. Ricordiamo che nel 2004, il pm della Procura di Roma, Franco Ionta, si recò in Francia per interrogare il terrorista venezuelano Carlos nell’ambito della nuova inchiesta sul sequestro e l’omicidio di Aldo Moro.
Tra i maggiori successi giudiziari sicuramente il ritrovamento in Roma del covo delle nuove Brigate Rosse da tempo cercato dalla polizia: era in una cantina del palazzo al numero 3 di via Montecuccoli, nel quartiere Prenestino frequentato anche dai brigatisti Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce. I magistrati titolari dell’inchiesta, Pietro Saviotti e Franco Ionta parlarono di un «colpo decisivo». «Tutto il materiale che avevano le Br è saltato fuori. La scoperta del covo ha una valenza anche psicologica per i militanti delle Brigate Rosse». Franco Ionta è stato magistrato di Cassazione e dal 27 luglio 2007,  è diventato Procuratore aggiunto a Roma, dove ha coordinato indagini di terrorismo (omicidi di Aldo Moro e Massimo D’Antona).
Dal 2008 al 2012 è stato Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

Franco Ionta è molto legato al territorio aurunco e alle sue amate toraglie ed in particolare Ponte di Sessa Aurunca aurunca, dove spesso trascorre liete giornate in compagnia degli amici.

A lui giunge sempre intensa la stima di Generazione Aurunca.