In tanti, sicuramente, si saranno emozionati ieri sera nel rivedere il film “Il Gladiatore” di Ridley Scott. Una rappresentazione di orgoglio, dignità e di forza che ogni volta riesce a sorprenderci grazie alle splendide immagini.
Appare nel film, ma anche nella storia dell’umanità, il fascino del condottiero saggio e temperato, ma anche l’utilità sociale di un leader come Massimo Decimo Meridio, che può sovvertire situazioni politiche dannose per il bene comune.
Ciò che, purtroppo, manca da anni sulla scena della politica aurunca nella posizione principale: la sindacatura.
La forza di un Sindaco, di un Leader, è quella di avere forza, decisione, fermezza e libertà, ma soprattutto l’essenza di vivere di luce propria.
In poche parole, di non essere un “nominato“, un “prestanome” politico di qualcuno dietro le quinte.
Da anni, Sessa Aurunca vive questa difficoltà: il non essere rappresentata da un condottiero, da una donna o uomo che abbia un temperamento ricco di libertà, di fermezza e di innovazione.
Nei decenni passati, uomini come Antonio Consales, Franchino Ianniello, Lorenzo Montecuollo, Franco Compasso, Ascanio Falco erano riconoscibili come Leader, nel bene o nel male. Essi avevano forza propulsiva, energia ed erano indipendenti da ogni variabile se non quella di appartenenza partitica.
Oggi nel Territorio Aurunco esistono, poche eccezioni, pochi uomini e donne che hanno avuto la capacità di aggregare e di condurre una propria politica con autonomia e con leadership. Lo era, prima dell’incomprensibile passo falso, la decisa e tenace Letizia Tari di Roccamonfina.
Lo è, nel centrodestra aurunco, sicuramente colui che è riusciuto a coagulare un consenso politico ed elettorale in questi anni a Sessa e Cellole grazie alle sue indiscusse capacità imprenditoriali e di lungimiranza: il Dott. Luigi Mascolo.
Mascolo è stato in questi anni, il vero federatore del centrodestra territoriale. Ha avuto collaboratori efficienti come l’assessore Lorenzo Di Iorio o Sindaci di riferimento come Aldo Izzo e Luigi Tommasino.
Il dott. Luigi Mascolo vive di luce propria, così come un altro capace politico locale, stratega e riflessivo: Antonio Lepore.
Lepore, condottiero di una politica, forse antica, ma fortemente ancora efficace e tecnica. Anche Lepore ha sempre vissuto di luce propria.
Nella sinistra, facilmente riconoscibile, l’indiscusso leader con grandi capacità politiche è stato ed è ancora Gennaro Oliviero. Anche nei momenti difficili, il socialista aurunco ha saputo riorganizzarsi e grazie al suo incrollabile gruppo di fedeli amici, ha sempre dimostrato di avere, a sinistra, un temperamento e una forza d’animo ad altri sconosciuta. Oliviero, lo si può apprezzare o meno, ma è sempre stato il vero ed unico condottiero del centrosinistra territoriale aurunco.
Di certo, vivono di luce propria, grazie alle capacità mostrate in questi anni, anche due uomini politici impegnati in questo periodo: il magnanimo Angelo Barretta ed il neofita politico ed ottimo imprenditore Isidoro Vrola. Costoro sono, però, davanti ad una prova fondamentale: dimostrare nei prossimi anni le loro capacità nelle battaglie più dure.
Infine, sono state e sono delle condottiere nei loro rispettivi ruoli professionali e associativi, donne di grande temperamento come Giulia Casella o Marilù Trabucco, capace di farsi rispettare e di imporre la propria linea.
Gli altri uomini politici del territorio apparsi in questi anni, tutti stimabili, hanno invece avuto il grande limite di non godere di una propria luce, di un consenso autonomo ed organizzato. La debolezza di persone davvero ottime come Luciano Di Meo, Luigi Tommasino, Luigi Del Mastro, Italo Calenzo oltre i tanti nomi che stanno emergendo di ipotetici candidati sindaci nel centrosinistra, sta proprio nel non aver percipito che, in politica, se si dipende da qualcuno, se non si ha una propria libertà di manovra, autonomia, capacità aggregativa, allora alla fine o si soccomberà o si diventerà dei meri “nominati o prestanomi” ..
Sessa Aurunca, invece, necessità di uomini liberi o meglio ancora di condottieri liberi.
Generazione Aurunca nasce anche con questo obiettivo. Aver creato un movimento libero ed organizzato, con alte competenze, però, dirette al bene comune e non all’interesse personale.
Piccoli e grandi condottieri, donne ed uomini, che lottano quotidianamente come gladiatori nell’arena del Territorio Aurunco, talvolta avverso ed ostile. Un avversità forte che sentiamo ogni qualvolta, nel lottare per i diritti il nostro popolo, siamo costretti a colpire dei privilegi e delle inefficienze. Una ostilità che non ci spaventa, neanche quando si è arrivati a frantumare con un masso la vetrata dello studio del nostro Avv. Alberto Verrengia.
Noi non ci fermeremo, noi andremo fino in fondo.
Nel nuovo territorio aurunco serviranno dei condottieri veri che abbiano, come sussurrò il grande Marco Aurelio: Fermezza, Giustizia, Temperanza e Saggezza.
GA