Riceviamo e Pubblichiamo il pensiero ed il ricordo della Prof. Clorinda Rozzera su una figura significativa della cultura e della società aurunca dello scorso secolo: Alfredo Petteruti.

Caro Alberto, caro Consigliere, ti leggo, ti seguo e utilizzo il sito d’informazione Generazione Aurunca messo a disposizione della Comunità. Nel passato analogico, ho sostenuto la necessità di un mezzo cartaceo su cui si raccontasse la nostra terra. Principalmente ritengo necessario che si facciano conoscere le storie di chi ha lasciato il segno nella società.

Questo mi sembra sia avvenuto all’epoca del prezioso “Mensile Suessano” organizzato con maestria da Emilio Galletta. La collettività ha bisogno della trasmissione delle Tradizioni ma anche della sua Storia. Non si vive solo di presente né di tutto il passato ma è necessario, con onestà, fare ponte tra quello che è stato e le nuove generazioni. Mi sono stupita, come anche tu hai convenuto, che sia stato dimenticato il ventennale della morte di una persona che “tra noi” ha portato, senza retorica, un discorso ambientalista di tipo scientifico: Alfredo Petteruti. Voglio ricordarlo perché è stato un insegnante, nel senso di chi lascia segno nella coscienza di alcuni allievi. Docente di Chimica e Merceologia è stato competente e impegnato nel raccogliere dati. Documentava, analizzava, filmava (ancora ricordo, nel cinema Corso, la proiezioni de “Le Stagioni” nei castagneti di Roccamonfina!). Ha scritto libri, si è battuto che anche altri avessero conoscenza di verità scientifiche perché ciascuno potesse farsi una opinione reale. Devo constatare che molti lo ricordano solo per essere stato promotore del movimento Comitato di Salute pubblica, nato per dare notizie sui fenomeni di teratogenesi manifestatisi intorno al sito della centrale elettronucleare del Garigliano quando all’epoca quasi tutti confondevano le radiazioni con i veleni. Dispiace verificare che le scuole di Sessa lo abbiano dimenticato e rimosso. Dovrebbe essere vanto per l’intera provincia ricordare un figlio che ha previsto la grave crisi ecologica che viviamo e ci ammonisce di aver cura dell’Ambiente e non depredarlo.”

Clorinda Rozzera